A dar retta alle previsione questo week end l'avremmo dovuto trascorrere chiusi in casa a guardare la pioggia dalla finestra; invece, bardati a dovere, siamo partiti per il primo giretto domenicale, sfidando nuvole pesanti e raffiche di vento.
Dopo quasi cinque anni ci siamo decisi a portare la moto a Milano. Andava fatta questa cosa, prima o poi ci dovevamo arrendere all'evidenza dei fatti: ora viviamo qui e per quanto possiamo essere attaccati ancora alla Romagna c'è tutta una terra da scoprire.

La costruzione che ospita il santuario è decisamente piccola e modesta e all'interno si trovano persino le biciclette donate da Coppi e Bartali, nonché magliette autografate da Cipollini e Bugno, ma solo per citare i nomi più famosi.

La seconda parte di questo itinerario è stato percorso sulla strada panoramica che segue il profilo del lago sino a Como. Curve, moto e autovelox nascosti.
Como è l'ennesima conferma della mia teoria che certe cose vanno vissute al buio, come il sesso e guardarsi un film. Como se la vedi di giorno è antica come la barba di Noè, con palazzi vetusti e fatiscenti. Tuttavia, si rivaluta sotto la luce dei lampioni e delle vetrine perché in grado di creare un'atmosfera rilassata e giovane tra la moltitudine di localini trendy.
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