Questa sera sono andata a fare la spesa in un'azienda agricola, e come tutti sanno i prezzi sono un po' più buoni, la filiera più corta e tutto non si trova, però qualche volta capitano le stranezze: ho comprato i topinambur.
Pensa che strana verdura, a me viene da chiamarli topini al burro, ma sono dei tuberi bitorzoluti simili allo zenzero e quando li cuoci sembra di avere in bocca i carciofi. Che bizzarria, un po' come le percocche, con l'aspetto della pesca e il sapore dell'albicocca. Roba da mandare in tilt il cervello.
Io a mangiare i topini al burro ci sono arrivata a 34 anni, ma porca paletta, in Piemonte la mandano da sempre con 'sta roba. Per chi vuole perdere peso dà un appagante senso di sazietà, per il diabetico è l'ideale in quanto rallenta l'assorbimento del glucosio senza dare bruschi sbalzi di glicemia dopo il pasto (fonte).
E come si cucinano i topinambur? Avevo poco tempo e sono andata a botta sicura su giallo zafferano prendendo la ricetta più semplice a portata di mano.
In 20-25 minuti sono pronti.
Consiglio di mettere i guanti perchè macchiano la pelle di scuro.
INGREDIENTI:
1. TOPINAMBUR
2. AGLIO - 2 spicchi
3. OLIO EVO
4. PREZZEMOLO TRITATO
5. SALE, PEPE q.b.
La parte più difficile - e lunga se vogliamo - è sbucciare questi tuberi per via della forma molto irregolare. Si mettono a bagno in acqua con un po' di limone, in questo modo si evita che si inscuriscano, al pari dei carciofi di cui hanno preso il sapore.
Si tagliano a fettine sottili e si cuociono in una padella antiaderente con un filo d'olio e un paio di spicchi d'aglio previamente rosolati.
Si insaporisce con sale e si lascia cuocere per circa 15 minuti. Se siete bravi, aggiungere brodo vegetale all'occorrenza per non attaccare, oppure semplice acqua come ho fatto io. A fine cottura aggiungere il prezzemolo e il pepe. Et voilà, topini al burro trifolati.
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