Siamo già arrivati a San Valentino. Vola il tempo, eh?
Al netto di tutte le speculazioni, questa sorta di festa c'è, esiste da prima che arrivassero tutte le "americanate", e quindi ce la teniamo con tutti i relativi addobbi e la profusione di rosso che non va nemmeno più di moda l'ultimo dell'anno.
San Valentino è la scusa per trombare? Sì, boh, ok.
Oppure per festeggiare qualcosa dalla Befana al Carnevale? Anche.
C'è di fatto che molti l'amore lo hanno perso più o meno dolorosamente, oppure non l'hanno proprio trovato, e per questo non stanno meglio. Allora mi piace questa cosa che fanno alla scuola dell'infanzia dei miei bimbi: la festa degli innamorati è diventata quella del Ti voglio bene.
Abbiamo tutti qualcuno a cui vogliamo bene, può essere che coincida con l'amore per un* compagn* o un* figli*, ma potrebbe essere anche un genitore, un parente, un animale da compagnia, il corriere Amazon, o l'ultimo paio di scarpe. Quindi impariamo tutti che l'Amore è ben più ampio, è un grandissimo giardino.
Impariamo a dire ti voglio bene, senza freni, senza pudore.
Peace.
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